Nel corso di una puntata del podcast “A Nudo”, l’attore parla della comunità Lgbtq+: “Evviva la libertà, ma non urlarmela nelle orecchie”
“Non puoi pensarla cosi, la devi pensare come la pensiamo noi. Questo è fascismo. Ottanta anni fa era con la banda nera, oggi con quella arcobaleno”. Walter Nudo, nel corso di un podcast titolato “A Nudo”, rilascia parole chiare e pesanti, attaccando la cultura Lgtb+. Il video è accompagnato da un post dove Nudo scrive una lunga serie di hastag: manipolazione, lgbt, sistema, e tanti altri.
Parole accompagnate da uno sfogo: “Attenzione … e’ chiaro per te chi è il nemico oggi ?!? Attenzione al lavaggio del cervello del sistema. Vediamo se i fenomeni di Repubblica (taggando il profilo del quotidiano), riprendono quello che ho detto anche a questo giro. O hanno paura …perche’ questo va contro i loro interessi ?”. Nudo ritorna al concetto della deriva fascista: “Prima aveva la fascia nera, ora quella arcobaleno. Era chiaro chi era il nemico, no? Aveva una svastica, aveva una divisa. Adesso no, ed è questo il problema. Adesso credi che il nemico sia quello a fianco, perchè il sistema ci vuole scannati, uno contro l’altro. Ci scanniamo tra di noi come fossimo polli in gabbia”.
Nella seconda puntata del podcast (titolato A Nudo), del quale viene proposto semplicemente un lancio, l’attore parla di un lavaggio del cervello al quale siamo sottoposti. “La persona che hai a fianco non è il tuo nemico. E’ un fratello o una sorella come te che sta cercando di vivere. Cerca di capire che il sistema ti sta manipolando, ti sta facendo il lavaggio del cervello”. Si arriva al passaggio dedicato ai ragazzi che fanno parte delle comunità Lgbtq+, che nelle scorse settimane sono scesi in piazza in diverse città. Nudo è categorico: “Io capisco questi ragazzi qua. Li capisco perchè vengono dal dolore Probabilmente sono persone, sono ragazzi, che hanno sofferto per essere se stessi. Avevano le loro sensazioni e non potevano esserlo, perchè sennò la famiglia, la cultura… venivano giudicati. E allora adesso non vedono l’ora di esplodere fuori. E va bene, ci sta, evviva la libertà”.
Fino a quando però questa non si tramuta in altro: in imposizione o in un messaggio che può nascondere altro: “Evviva la libertà – continua Nudo nel lancio della seconda puntata del suo podcast –ma non venirmi a gridare nell’orecchio. Perchè mi rompi il timpano. Perchè se tu mi vieni a gridare nell’orecchio, la tua libertà sta danneggiando me. Quindi va bene, vallo a gridare, ma non gridarmelo nell’orecchio”.
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