WhatsApp o Telegram, quale social è il migliore da scegliere: ecco i pro e i contro che vale la pena tenere a mente.
Vi siete mai chiesti quale sia l’effettiva differenza tra WhatsApp e Telegram? La prima è la famosa applicazione di messagistica instantanea più diffusa in Italia, mentre la seconda è un applicazione sviluppata in Russia che è consigliata agli utenti che vogliono mantenere una certa privacy e da utilizzare nel caso in cui la precedente va in down.
Sono tra di loro molto simili e infatti le differenze che hanno tra di loro sono davvero poche, diciamo che la scelta in linea di massima dovrebbe ricadere più che altro su quello che sono le esigenze personali.
Ad ogni modo, entriamo nel dettaglio e se hai ancora dubbi se sia meglio usare Telegram o WhatsApp, qui di seguito troverai tutti i chiarimenti del caso. Il modo migliore per farlo è mettendo le due applicazioni a confronto.
WhatsApp o Telegram: ecco le due applicazioni a confronto
Come detto prima le due applicazioni vengono spesso e volentieri messe a confronto e quello che si deve con certezza sapere è che in linea di massima si somigliano molto e la scelta di un utente ricade su una o sull’altra in basa alle proprie esigenze.
Si comincia dai punti in comune: sia WhatsApp che Telegram sono gratuite, disponibili per iOS e Android, e presenti nella versione per PC rispettivamente con WhatsApp Web o Desktop e Telegram Web. Ma non finisce qua, entrambe sono facili da utilizzare e anche molto intuitive e infatti mostrano le liste dei contatti e le chat in uso, ma anche le sessioni attive su diversi dispositivi, che si può decidere di terminare con un solo clic.
In fatto invece di popolarità, ci sta una differenza abissale e infatti, se da un lato Telegram conta 100 milioni di utenti attivi, WhatsApp ha superato il miliardo nel mondo.
Detto questo, un particolare importante di cui tenere conto è che spesso di Telegram sentiamo dire che è l’app di messagistica perfetta e il motivo è strettamente legato al privacy e al fatto che offre la possibilità di avviare chat segrete che si autodistruggono (si può impostare un timer che va da 1 secondo a 1 settimana) e il blocco dell’inoltro dei messaggi.
“A differenza di WhatsApp, Telegram non ha la crittografia end-to-end come impostazione predefinita, per cui in caso di attacco hacker ai server, i dati degli utenti e i contenuti scambiati non saranno al sicuro da occhi indiscreti. In ogni caso, seppur protette da crittografia end-to-end, le chat di WhatsApp possono essere spiate usando WhatsApp Web o altri metodi piuttosto semplici” spiegano gli esperti che poi sottolineano anche un altro punto che ha a che fare con la privacy: “WhatsApp si è recentemente adeguata a Telegram, copiando la possibilità di utilizzare l’impronta digitale o un passcode per proteggere le chat. Pertanto ogni volta che si apre l’app per entrare bisogna sbloccarla con il codice o con il riconoscimento digitale (o facciale). Ma non solo: dopo tanto tempo anche su WhatsApp gli utenti possono finalmente avere le foto, i video e i messaggi che si autodistruggono”.
