E’ il torneo più famoso al mondo anche per la particolare superficie su cui si gioca e per quelle due settimane deve essere perfetta
Sono i tanti segreti dell’erba più famosa del mondo. Erba rigorosamente tagliata a 0,8 millimetri durante il torneo, righe dipinte al millimetro, acqua, tanta manutenzione e una cura maniacale dei dettagli, ma anche un falco che ogni mattina tiene lontani i piccioni.
“All England Lawn Tennis and Croquet Club”, dal 1877 per tutti Wimbledon, il torneo più importante e famoso del circuito. Una storia ultracentenaria diventata leggenda per la tradizione conservata con cura anche nei piccoli dettagli, dal dress code rigorosamente bianco per i giocatori, alle fragole con panna per gli spettatori più golosi e poi il verde dell’erba che lo rende inconfondibile.
Il torneo più famoso al mondo
Sui campi in terra battuta il rimbalzo della palla è medio-alto, lento e irregolare, a causa delle sconnessioni che si creano col passare del tempo di gioco. Sul cemento la palla schizza via velocissima e i movimenti dei tennisti devono accompagnare lo spostamento non potendo scivolare, poi c’è l’erba naturale, dove la palla tende a rimbalzare bassa e sembra che acceleri, in particolar modo se è stata colpita con un rovescio tagliato. L’erba naturale che rende solo e soltanto Wimbledon il torneo più bello e affascinante del mondo. Un torneo diverso e non soltanto per l’inedita superficie su cui si gioca, ineguagliabile per ogni giocatore che baratterebbe quasi tutto pur di vincerlo almeno una volta in carriera. Ma quell’erba ha bisogno di essere curata per 11 mesi e due settimane in maniera maniacale, accudita, coccolata, tagliata, annaffiata per presentarsi perfetta per le fatidiche due settimane di gioco.
Il segreto dell’erba di Wimbledon
Il prato di Wimbledon è maniacalmente attenzionato e curato. La salute del celeberrimo green tennistico è, infatti, oggetto di scrupolosi studi e specifiche analisi, con controlli frequenti sullo stato di drenaggio. Il lavoro si concentra in particolare nei mesi di marzo, aprile e maggio ed è svolto da una squadra di 16 giardinieri, capitanati dal 2012 da mitico Neil Stubley, “In quest’industria è uno dei migliori impieghi che si possa avere. E’ un onore”. L’erba attualmente presenta il 100% di un tipo di segale, il loglio perenne, chiamato Lolium Perennial, mentre in precedenza si componeva del 70% di loglio e 30% di festuca perenne. Nel mese di settembre vengono seminate circa 9 tonnellate di semi, con un rullaggio molto pesante così da garantire una compattezza del terreno più decisa e rendere il tappeto meno scivoloso.
Inoltre, sono continue le disinfestazioni contro lumache, funghi, insetti ed erbacce. Poi il colpo d’occhio è merito della polialite, un minerale composto da solfato idrato di calcio, magnesio e potassio, un composto che aiuta a far crescere più velocemente l’erba. Il magnifico colore verde invece è dovuto alla presenza della clorofilla, che assorbe le lunghezze d’onda rosse e blu della luce, ma riflettendo il verde.