Wimbledon: Jannik Sinner e la borsa della discordia

La collaborazione tra il tennista azzurro e la nota azienda griffata ha scatenato molte discussioni sui social e non solo, anche qualche collega ha voluto dire la sua

Non era mai successo nella storia di Wimbledon che un tennista fosse autorizzato a portare in campo un borsone di lusso al posto della tradizionale borsa porta racchette. Nel tempio della tradizione, dove i giocatori devono rigorosamente vestirsi total white, la concessione di questo strappo alla regola potrebbe aprire a un futuro diverso nel nome del merchandising.

Sinner e la borsa griffata – Notizie.top –

E’ in pieno svolgimento il torneo di Wimbledon con tre italiani approdati al terzo turno. L’erba più famosa del mondo, dopo una prima settimana all’insegna del tipico meteo londinese, si prepara a una seconda parte di torneo calda e asciutta, in attesa di eleggere il nuovo re.

Un borsone di troppo

Un borsone personalizzato in tela, con finiture in pelle e le classiche iniziali serigrafate “GG” di Gucci in bella vista, per il quale è stata necessaria un’autorizzazione speciale da parte della ATP e degli organizzatori di Wimbledon, sta scatenando molte polemiche social proprio nell’epoca in cui influncer vari guadagnano soldi facendo esattamente la stessa cosa. Jannik Sinner ha voluto sorprendere tutti e si è presentato all’ingresso in campo del suo primo incontro sull’erba di Wimbledon con il borsone porta racchette griffato dalla famosa casa di moda. “Non si tratta certo di cambiare racchetta o scarpe, cioè cose che possono avere un influsso sul mio gioco, altrimenti non avrei fatto questa scelta”, ha raccontato poi il tennista altoatesino con la solita calma che lo contraddistingue anche in campo.

Rune con la borsa di Ikea – Notizie.top –

Regole molto rigide

Il torneo di Wimbledon è famoso per le sue regole rigidissime, per il colore bianco obbligatorio per l’abbigliamento sia maschile che femminile da sfoggiare in campo, ma anche per la misura dei loghi stampati sulle borse da portare in campo dai giocatori. Queste ultime infatti stabiliscono anche posizionamento, dimensioni e numero stesso dei loghi, ecco perchè il borsone che Gucci ha pensato, confezionato e personalizzato con le iniziali “JS” per il n.1 italiano, in ogni caso ha dovuto ricevere l’approvazione dall’ITF, dall’ATP e da Wimbledon. “Non è stato facile perché si è trattato di interpellare anche l’Atp, ma onestamente in questo processo io non ho avuto un ruolo“, ha chiuso l’argomento Sinner. Probabilmente sarà stata una prima volta che aprirà una nuova via della commercializzazione dei marchi, ma comunque in tanti non hanno gradito la scelta e anche qualche collega ha avuto modo di commentare il fatto.

Holger Rune, non proprio uno dei più simpatici, per via del suo carattere, da affrontare in campo, ha voluto dire la sua in maniera particolare e se vogliamo ironica. Il 20enne danese ha infatti pubblicato una storia sul proprio profilo Instagram di Sinner con l’ormai celebre borsone e lui stesso quando, nel 2021, entrò in campo agli US Open con una busta dell’Ikea!