La diffusione di questi insetti portatori di virus virali sta rappresentando un problema crescente in Europa
Non c’è solo quel fastidioso “zzzz” durante la notte, che vi costringe a schiaffeggiarvi senza pietà alla ricerca di mettere a tacere il maledetto ronzio. No, avere in casa una zanzara può rivelarsi anche estremamente pericoloso, addirittura mortale in certi casi. La diffusione di esemplari portatori di virus virali sta infatti aumentando in Europa. Il costante aumento delle temperature ha portato a inondazioni più frequenti ed estati più calde, di conseguenza è stata favorita la proliferazione di due specie nello specifico, ossia l’Aedes albopictus e l’Aedes aegypti. Proprio in relazione a questo fenomeno, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha segnalato uno stato d’allarme.
Come se non bastasse, a rendere ancora più preoccupante la situazione, l’Italia è al primo posto in Europa per il numero di infezioni contratte. Basti pensare che dei 1112 casi di febbre del Nilo occidentale riportati nei vari paesi nel 2022, ben 723 sono stati segnalati all’interno dello Stivale. A seguire ci sono Grecia (286), Romania (47), Germania (16), Ungheria (14), Croazia (8), Austria (6), Francia (6), Spagna (4), Slovacchia (1) e Bulgaria (1). Inoltre, lo scorso anno sono state registrate 92 morti derivanti da i pizzichi di zanzara. Oltre alla febbre del Nilo occidentale, queste zanzare trasmettono anche il dengue, un virus ampiamente diffuso in oltre 100 paesi dell’Africa, America, Sud e Sud-Est asiatico e nelle regioni del Pacifico occidentale.
Allarme zanzare, alcune sono mortali
A rendere tutto ancora più preoccupante (seppur coerente con il profondo cambiamento climatico e con il globale innalzamento delle temperature), c’è che questi insetti – originari delle aree tropicali – hanno dimostrato una straordinaria capacità di adattamento anche a climi più freddi. Queste le parole della direttrice dell’ECDC, Andrea Ammon: “Negli ultimi anni abbiamo osservato una diffusione geografica di specie di zanzare invasive in aree che in passato non erano state colpite. Se questa tendenza continua, possiamo aspettarci un aumento dei casi e possibili decessi causati da malattie come il dengue, la chikungunya e la febbre del Nilo occidentale“.
L’ECDC ha diffuso un piccolo vademecum per aiutare a limitare quantomeno la diffusione di queste malattie. Il primo suggerimento è eliminare le fonti d’acqua stagnante. Proprio in queste situazioni ambientali sono perfette per la riproduzione di questi insetti. Il secondo è quello di utilizzare prodotti contro le larve. Il Centro ha pure condiviso alcune buone pratiche per la protezione individuale: dormire in stanze climatizzate o dotate di zanzariere (preferibilmente trattate con insetticidi), utilizzare repellenti per zanzare e indossare vestiti che coprano il corpo il più possibile.