Un report indica dei numeri preoccupantissimi: ci sono alcune regioni più a rischio, ecco i rimedi e come provare a “sfuggire” alle punture
L’Italia ha il record di zanzare infette in Europa, c’è poco da esultare… Parla chiaro, il report dell’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc): nel 2022 si sono registrati addirittura 723 casi rispetto ai 1.100 casi totali in Europa. Numeri tre volte maggiori della Grecia, posizionata sul secondo gradino (286 casi). Poi ecco la Romania, con soltanto 47 casi. Le vittime totali sono state un centinaio.
I numeri, purtroppo, si possono replicare quest’anno a causa del cambiamento climatico e a una mobilità maggiore dei viaggiatori (lavoro, studio o turismo). Le regioni italiane più a rischio sono nel Nord Italia, nell’area padana che va dal Piemonte al Veneto, tra le regioni sotto osservazione anche l’Emilia Romagna e la Toscana. I sondaggi hanno evidenziato che la paura è aumentata da parte dei cittadini di queste aree. Marco Marcantoni, Ceo di Sharknet, ha dichiarato: “La questione sta a cuore praticamente a tutti, l’84,7% degli intervistati si dimostra consapevole dei rischi sanitari e del fatto che una puntura possa veicolare patogeni”.
Si teme la malattia trasmessa dalla zanzara comune, la cosiddetta Culex. La zanzara tigre, invece, può trasmettere Dengue, Chikungunya e Zika. Occhio ai campanelli d’allarme come per esempio la febbre a 38,5 per almeno 3 giorni, spossatezza, dolore alle ossa e mal di testa. I sintomi, naturalmente, non vanno confusi con l’influenza estiva. Claudio Venturelli, Entomologo nel Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl Romagna, ha spiegato: “Il 60/70% di casi di Dengue, lo scorso anno, ha interessato viaggiatori provenienti da Cuba, mentre quest’anno preoccupa la situazione del Centro e Sud America”. Secondo l’Oms circa la metà della popolazione mondiale ora è a rischio di Dengue, con un numero stimato in 100-400 milioni di infezioni che si verificano ogni anno. Secondo Gérard Duvallet, entomologo dell’Università francese di Montpellier, sono “fastidiose in particolare le zanzare femmine. Sono solo loro a pungerci, mentre i maschi si nutrono esclusivamente con le piante. Il nostro sangue serve loro per sviluppare poi le uova e quindi per riprodursi. Ci iniettano due diverse sostanze. La prima per facilitare l’aspirazione, la seconda al contrario contiene un principio attivo che danneggia i tessuti umani. Tutto questo per non farci sentire dolore e quindi per impedire che la nostra reazione immediata possa ucciderle”.
E allora come difendersi? “La prima regola – ha detto Marcantoni – è evitare ristagni d’acqua, lì le zanzare depongono le uova. Bisogna curare con attenzione vasi e sottovasi e occorre eseguire periodiche disinfestazioni. La citronella, poi, è un ottimo rimedio, così come indossare abiti dal colore giusto. Le zanzare sono attratte dal nero, dal rosso, dal grigio e dal blu. Verde e giallo sono invece le tinte che maggiormente difendono l’uomo dalle punture”.
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