Ecco il primo round della sfida virtuale tra Elon Musk e Mark Zuckerberg, con Meta, che attraverso la propria piattaforma va all’attacco di Twitter
Con un colpo a sorpresa, il fondatore di Meta ha fatto partire ufficialmente. con un giorno d’anticipo, la nuova app che andrà a sfidare direttamente l’uccellino social, facendo registrare un boom di iscrizioni: in meno di due ore ha contato due milioni di utenti, diventati cinque in quattro ore, e 10 milioni al termine della giornata.
Per il momento il nuovo social è attivo soltanto negli Usa, mentre nel resto del mondo è disponibile in pre-ordinazione sull’Apple Store. Una serie di codici permetteranno ai due miliardi di utenti di Instagram non solo di passare direttamente nel nuovo Twitter, ma di farsi seguire dai follower.
La sfida è lanciata
Si chiama non a caso Threads, cioè “Discussioni”, ed è un nuovo social network lanciato da Mark Zuckerberg, fondatore di Meta, pronto a sfidare Elon Musk in campo aperto: “Ci vuole una app per la conversazione pubblica con più di un miliardo di persone. Twitter ha avuto la possibilità di farlo, ma non ci è riuscito. Noi speriamo di sì”. Queste le dichiarazioni uffiiciali di Zuckerberg al momento del lancio negli Stati Uniti del nuovo social, che nelle prime quattro ore ha già raccolto più di cinque milioni di abbonati per fermarsi a più di sette milioni a fine giornata. Non sembra essere nulla di rivoluzionario, perchè Threads appare davvero molto simile a Twitter, con un’estetica molto essenziale, i classici Like e i rilanci dei post, ma consente agli utenti di postare fino a 500 caratteri. Per il momento, non è disponibile il lancio in Europa, come confermato dal Garante per la privacy, dato che in Europa dovrà rispondere a requisiti più stringenti, che per il momento non soddisfano le indicazioni stabilite.
I problemi di Twitter
Zuckerberg l’ha pensata, ancora una volta, in maniera strategicamente perfetta. Da quando Twitter è stato acquistato da Elon Musk non tutte le cose stanno andando per il verso giusto. Il magnate è già di per se un personaggio che divide, poi alcune scelte iniziali fatte sul social non sono state del tutto positive per l’opinione pubblica. Come la possibilità di avere la spunta blu da utente verificato soltanto a pagamento, l’assenza di controlli sui contenuti o il fiorire di messaggi di odio da parte di suprematisti e complottisti, tutte cose che hanno fatto scappare molti inserzionisti. In più, nei giorni scorsi, Musk ha annunciato il limite alla lettura di contenuti, non più di 600 tweet, per tutti coloro che non avranno sottoscritto l’abbonamento. “La nostra visione con Threads è quella di prendere ciò che Instagram fa meglio ed espanderlo al testo”, ha affermato Meta prima del suo lancio e il pubblico sembra aver già gradito la novità.